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"Tutto è stato ridotto al messaggio "5 euro alla Asl contro 20 dai veterinari privati"- dichiara il Presidente di ANMVI Veneto Davide Zanon - la nostra richiesta di non creare difformità di costo fra le vaccinazioni delle Asl e quelle degli ambulatori privati era dettata dalla necessità di assicurare la pronta risposta dei proprietari alla vaccinazione precontagio dei cani".
"Si stanno invece inducendo i proprietari dei cani ad anteporre le valutazioni di costo della vaccinazione obbligatoria precontagio all'urgenza di sottoporre il proprio animale a profilassi- aggiunge Zanon- e questo sta già generando confusione e disorientamento".
"Le autorità regionali sanno di non poter vaccinare senza i veterinari liberi professionisti, eppure prendono decisioni discriminatorie nei loro confronti, e inducono i proprietari a grossolani confronti tariffarie e a preferire gli sportelli pubblici che non sono capillari e operativi come l'emergenza richiede, trascurando l'enorme risorsa degli ambulatori e cliniche veterinarie private, capillarmente distribuite sul territori", conclude il Presidente di ANMVI Veneto.
L'Associazione lamenta che ai veterinari non siano state trasmesse comunicazioni ufficiali e che si sia lasciato che apprendessero dalla stampa notizie ufficiose e per giunta fuorvianti. In questo modo i medici veterinari non sono stati messi nelle condizioni di dare una puntuale informazione ai proprietari, molti dei quali non sanno ancora come comportarsi, come testimoniano le richieste di chiarimento indirizzate in queste ore alla sede nazionale dell'Associazione.
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